I giganti brasiliani della carne e della pelle - JBS/Friboi, Bertin, Minerva e Marfrig - si sono impegnati a fermare la deforestazione in Amazzonia. Nel corso della conferenza stampa a San Paolo del Brasile, hano annunciato la messa al bando l'acquisto di capi di bestiame provenienti da aree recentemente deforestate, e l'adozione di standard ambientali e sociali che assicureranno che i propri prodotti non provengano da allevamenti o mattatoi responsabili di fenomeni come la deforestazione, l'occupazione di territori indigeni e forme di lavoro schiavile.


Greenpeace aveva pubblicato un rapporto ("Amazzonia, che macello") che denunciava la diretta connessione tra la distruzione dell'ultimo polmone del mondo e l'espansione delle attività di allevamento bovino in Amazzonia, legate anche a gravissimi fenomeni di nuove schiavitù.

L'associazione ambientalista si era rivolta ad alcuni grandi marchi che acquistavano il cuoio dei produttori brasiliani. In breve il Gucci e Geox, Adidas, Timberland, Nike. e Gruppo Natuzzi (Divani&Divani) si sono impegnati a cancellare contratti a tutti quei fornitori non in grado di garantire che i loro prodotti non provenissero da fenomeni di deforestazione in Amazzonia.

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