Una coalizione di 25 associazioni ambientaliste e indigene della Colombia ha chiesto al governo colombiano di fermare le attività del gigante minerario sudafricano AngloGold Ashanti.
La AngloGold Ashanti è in attesa di una nuova licenza nel comune di Cajamarca, un'area montuosa protetta dal 1959. Si tratta di un'area considerata sacra dalle comunità indigene, e vitale per ambientaliste e agricoltori, perché cruciale per il sistema idrico di tutta la regione. In questi altopiani coperti di dense foreste, hanno le loro sorgenti ben 160 corsi d'acqua.
Negli ultimi dieci anni la AngloGold Ashanti ha ottenuto 27 permessi, 15 dei quali nella municipalità rurale di Cajamarca. Qui la AngloGold Ashanti ha annunciato di aver rinvenuto il decimo deposito mondiale di oro a circa 700 metri di profondità.

Secondo lo studio realizzato dal geologo idraulico statunitense Robert Moran, per conto di Pax Christi, la nuova miniera capterà tra i 630 e 950 milioni di metri cubici di acqua ogni anno (fino a 24 miliardi di metri cubici nel suo tempo di vita).  Ancor più temute sono le acque reflue, gli scarichi della lavorazione dell'oro, a base di cianuro, che minacciano di contaminare le falde acquifere dell'intera regione.

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