L'impresa cartaria giapponese Oji Paper Co. ha annunciato l'investimento di 40 milioni di dollari nelle piantagioni di eucalipto in Tanzania, per la produzione di cellulosa.
Il Tanzania Investment Centre (TIC) e il Ntwara-based Naliendele Agricultural Research Institute
(NARI) hanno assicurato alla Oji Paper 11.828 ettari di terreno, che dovranno resto diventare 20.000, mentre successivamente probabilmente è revisto se ne aggiungano 30.000.  La Oji dispone di piantagioni in Australia, Cina, Laos, Vietnam e Nuova Zealanda.
Le piantagioni di eucalipto hanno mostrato effetti disastrosi in Sudamerica, dove sono state impiantate al posto della foresta pluviale costiera, la Mata Atlantica. Alberi a rapida crescita, assorbono acqua e nutrienti accelerando i processi di desertificazione. Secondo diversi studi scientifici, le piantagioni di eucalipto comportano una perdita di nutrienti e di materia organica nel suolo, ne mutano l'acidità, alterandone le caratteristiche chimico-fisiche, tra cui l'aumento di concentrazioni di sali e metalli tossici.  L'aumento dell'acidità d'altro canto provoca stimola la crescita di funghi, in particolare di basidiomiceti, che creano sul suolo una rete di ife con effetto idrorepellente, che contrasta l'infiltrazione dell'acqua negli strati inferiori del suolo, mentre aumenta lo scorrere dell'acqua piovana in superficie, col conseguente fenomeno di erosione.
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