21 ottobre 2006 - Sono due i fattori di crisi, la deforestazione e il cambiamento del clima, fenomeni per altro direttamente connessi fra loro. Insieme stanno mettendo a ko il settore assicurativo. Infatti aumentano i danni provocati da alluvioni, smottamenti e tornadi.
Il settore assicurativo dovrebbe moltiplicare le sue azioni per affrontare i danni provocati dalla deforestazione e dai cambiamenti climatici. Questo, in sintesi, il messaggio del nuovo report Cambiamenti climatici e settore assicurativo: un'agenda d'azione negli Stati Uniti, appena lanciato negli Usa dal gruppo Allianz e dal WWF. Il report esamina le ultime evidenze scientifiche sui cambiamenti climatici - in particolare incendi boschivi, uragani, alluvioni - e il potenziale impatto sul settore assicurativo e i suoi clienti. Il costo della non azione sarebbe molto alto, un prezzo che nessuno è in grado di sostenere. Il settore assicurativo ha tutto l'interesse per essere protagonista e parte della soluzione. Le compagnie assicurative dovrebbero esercitare maggiore influenza in tema di gestione del territorio e progettazione delle zone ad alto rischio. La tutela delle mangrovie, per esempio, è una difesa naturale contro tempeste e inondazioni, quella delle foreste riduce il rischio di alluvioni. Altro settore nel quale intervenire per ridurre le perdite è l'edilizio con la promozione di materiali a efficienza energetica, l'adeguamento del quadro normativo e un'opera di divulgazione sui benefici che derivano dall'impiego di pratiche che non alterano il clima. La Fireman's Fund Insurance Company del gruppo Allianz introdurrà una polizza concepita per sostenere e incoraggiare gli edifici che risparmiano energia e riducono le emissioni dei gas serra.

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