Roma, 21 novembre 2008 - Non è positivo il bilancio di questa festa dell'albero. Per gli alberi e soprattutto per le foreste. Secondo la Fao l'Indonesia perde 49 chilometri quadrati di foreste al giorno - otto campi di calcio al minuto - ovvero il 2 per cento delle foreste del paese all'anno. In Africa, il tasso di deforestazione è crescente.  In America Latina, l'Amazzonia perde 25.276 chilometri quadrati di foresta, un'area grande quanto la Sicilia.
Anche le foreste boreali sono a rischio. In Canada e Russia continua la pratica del taglio a raso La Finlandia incrementa la propria superficie boscata, ma distrugge gli ultimi frammenti di foresta primaria.
 
In tutto il mondo, gli ecosistemi più fragili sono tutti in via d'estinzione, basti pensare alle foreste palustri e salmastre. Il 20% delle foreste di mangrovie è scomparso dal 1980 ad oggi, mentre le torbiere sono ora sacrificate all'espansione delle colture per biofuel come la soia e la palma da olio.

Nel frattempo anche l'Onu avverte che la distruzione delle foreste provoca circa un quinto di tutte le emissioni di gas serra. Ma la deforestazione non si ferma.

La festa dell'Albero è un rituale antico che viene ricondotto alla tradizione greca e di alcune popolazioni del vicino oriente di celebrare feste in occasione della piantagione di alberi, poi percorsa anche dalle popolazioni celtiche e dai romani. Le foreste erano viste come luogo originario, sede della Grande Madre, dei culti di Artemide, Cibele, Feronia.
 
In epoca moderna si sentì per la prima volta la necessità di una cerimonia boschiva quando i disastrosi disboscamenti in Nord America hanno portato a spaventose inondazioni. La prima edizione italiana risale al 1898, promossa dal ministro Guido Baccelli con lo scopo di infondere nei giovani il rispetto e l'amore per la natura e per la difesa degli alberi. Nel 1951 una circolare del Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste stabiliva che la Festa dell'Albero si dovesse svolgere il 21 novembre di ogni anno, tanto che la celebrazione si è svolta con regolarità e con rilevanza nazionale fino al 1979, per essere poi successivamente delegata nell'organizzazione alle Regioni. 

La legge n. 113 del '92 obbliga ogni Comune alla messa a dimora di un albero per ogni neonato a seguito della registrazione anagrafica. Una Legge però mai stata applicata nel nostro Paese. 
Nessuna legge invece previene le importazioni di legname dai Paesi  piagati dalla deforestazione. Il risultato è che l'Italia è tra i primi importatori di legni duri africani, provenienti da foreste tra le più minacciate.

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