Il Senato brasiliano si appresta a votare una legge che rischia di avere impatti fatali sull'Amazzonia e su altri importanti ecosistemi, per fare spazio all'agricoltura industriale e all'allevamento di bestiame. Il Codice Forestale stabilisce la quantità di foresta che può essere legalmente convertito a diverso uso, e la lobby agraria sta esercitando forti pressioni perché venga approvata entro la fine del mese una versione radicalmente diversa. La nuova versione della legge è stato votata in fretta e furia sia alla Camera che al Senato, senza neppure ascoltare il parere di scienziati, piccoli agricoltori e delle altre parti sociali.

 

"Non si può sostenere che una legge che favorisce lo sviluppo del Brasile e del benessere in cui esperti del settore così tanti dicono il contrario - ha dichiarato Maria Cecilia Wey de Brito, del WWF - L'intero processo è una sfida al buon senso".

Gli studi dimostrano se verranno attuate le modifiche proposte, potranno essere cancellati per sempre fino a 175 milioni di ettari di foresta, un'area all'incirca le dimensioni di Germania, Italia e Austria messe insieme. In questo caso, oltre 25 miliardi di tonnellate di CO2 sarebbero scaricate in per atmosfera, circa quattro volte l'obiettivo di riduzione globale delle emissioni di gas serra nell'ambito del protocollo di Kyoto durante il 2008-12, e 13 volte emissioni totali Brasile nel 2007.

Le modifiche proposte al Codice Forestale minano radicalmente il recente tentativo del Brasile di posizionarsi come leader mondiale dell'ambiente. Il Brasile è impegnato per  il 2020 a ridurre di quasi il 40% la curva di crescita delle emissioni di gas a effetto serra a per ridurre la deforestazione dell'Amazzonia dell'80% rispetto ai tassi medi registrati nel periodo di 1996-2005. Il nuovo Codice Forestale rivisto, annullerebbe d'un trattoentrambi gli obiettivi.

 

Joomla templates by a4joomla