Roma, giovedì 14 marzo 2002 Questa mattina, a Copenaghen, gli attivisti di Greenpeace hanno scalato la sede centrale della DLH, la maggiore azienda al mondo che opera nel commercio di legname, denunciando le operazioni forestali distruttive e spesso illegali di cui sono responsabili le aziende
delle quali la DLH si rifornisce.

La DLH distrugge le foreste più minacciate del mondo, operando in Amazzonia e in Africa centrale, in Indonesia e Malesia come nella Russia europea. In molte di queste regioni, il taglio illegale raggiunge percentuali anche dell'80%. Questo legno, privo di qualsiasi certificazione FSC di ecosostenibilità, è destinato anche ai nostri mobili e al parquet- ha detto Sergio Baffoni, responsabile della Campagna Foreste di Greenpeace. 

 

Il nostro paese acquista ingenti quantitativi di legno DLH, come si può vedere dalle cataste di tronchi e segati nei principali porti italiani"

In queste settimane, Greenpeace ha protestato contro la distruzione delle foreste anche in Italia, Svizzera, Germania, Francia, Cile, Russia e Finlandia.

In occasione del Summit delle Foreste, dove si riuniranno i governi che hanno ratificato la Convenzione sulla Biodiversità , previsto per il prossimo aprile all'Aja, Greenpeace si appella ai governi affinché» assumano
misure concrete per fermare la distruzione delle foreste, assicurando che il legno venga prodotto e commerciato in forme legali ed ecologicamente responsabili

 

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