Le associazioni ambientaliste bulgare sono insorte contro una nuova normativa che minaccia le foreste del paese. Con un raduno tenutosi ieri nel centro di Sofia, hanno presentato una serie di emendamenti alla nuova normativa per evitare la privatizzazione delle foreste demaniali almeno nelle regioni montuose come Vitosha, Rila e Pirin.

"Le foreste degradate continueranno figurare come foreste dal punto di vista legale, anche se  snaturate da piste da sci e generatori elettrici, facendo guadagnare enormi somme di denaro agli investitori. Questo non rappresenta un incentivo alla conservazione", hanno spiegato gli ambientalisti, che temono inoltre lo spostamento della responsabilità della conservazione, fin'ora assegnata allo stato, ai singoli comuni, molto più sensibili ai possibili guadagni che vengono da progetti distruttivi del paesaggio.

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