Il governo autorizza otto complessi sciistici nel cuore del principale parco naturale bulgaro. Dietro agli investitori e ai compiacenti politici, società off shore e investitori fantasma. Ed è polemica.
Situato a 100 chilometri a sud della capitale Sofia, il Parco Nazionale delle montagne di Rila si estende su oltre 81.000 ettari, di cui gran parte coperti di foreste, sulle pendici della più alta montagna bulgara, il Monte Mussla.
Il parco ospita 24 specie in via di estinzione, 121 specie che rischiano di scomparire dalla Bulgaria e 158 specie listate dalla Convenzione di Berna.


Proprio in queste aree è stato progettato il complesso sciistico di Super Panichishte, che prevedono la costruzione di 21 skilift, piste e strutture per un totale di 240 ettari. Due terzi delle strutture saranno costruite all'interno del parco, il restante terzo nelle aree buffer di Panichishte, dei laghi di Rila e di cima Kabul.

Il progetto è guidato dalla Rila Sport, un conglomerato controllato al 99 per cento dalla Realstone Trade Business Corporation, un'impresa fantasma, controllata da misteriosi investitori russi e registrata nel paradiso fiscale delle Isole Vergini.
Il progetto ha visto subito l'entusiastica adesione del sindaco di Sapareva Banya, presso il quale la Rila Sport ha illegalmente acquistato 45 ettari di foresta (prezzo: 0,91 ettari al metro quadro).
Un'indagine promossa nel 2007 dal Ministero dell'Ambiente ha portato alla luce che nessuno dei lavori intrapresi era dotato dei necessari permessi ambientali.

A fianco al Super Panichishte, sorgerà anche il complesso Super Borovets, promosso dalla Rila Samokov 2004, anch'essa controllata da imprese off-shore.
Un terzo compolesso, Iskrovete, è promosso dal magnate dell'energia Hristo Kovachki.
Gli ambientalisti bulgari hanno raccolto 180.000 firme per chiedere di fermare il progetto, la più grossa iniziativa ambientalista della storia bulgara.

Anche la Commissione Europea ha avviato un'investigazione sul progetto, che violerebbe i termini delle regole di Natura 2000.

"Rila è un posto di bellezza unica, ma il suo ecosistema è fragilissimo. Non è il posto idoneo per lo sviluppo sciistico" commenta Vera Petkantchin, Dei Cittadini per Rila.


 

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