Non è la versione selvaggia di Wikileaks, ma una piattaforma per denunciare il crimine ambientale. Creato e finanziato dalla Elephant Action League ( EAL ) , WildLeaks è gestito da un tema di avvocati ambientali, giornalisti, specialisti di sicurezza ed ex funzionari di polizia. La piattaforma permette di inserire denunce del crimine ambientale nelle foreste e ai danni della fauna selvatica.  

 

Il progetto è stato lanciato con la collaborazione di numerosi partner, come associazioni ambientaliste, media e professionisti esperti, con lo scopo di ricevere e valutare le informazioni anche anonime sui crimini ambientali verso la fauna selvatica e trasformarle in azioni concrete. Nel sito è possibile avviare o continuare un'indagine, condividere le informazioni con contatti selezionati per la loro affidabilità, e condividere le informazioni con i media partner.

"Troppo spesso i crimini ai danni della fauna selvatica passano inosservati. Gli informatori possono svolgere un ruolo cruciale nella lotta creare consapevolezza e sostenere la giustizia , spiega Andrea Crosta, co-fondatore di Elephant Action League e leader del nuovo sito.

La priorità di Wikileaks è quella di facilitare l'identificazione e l'arresto di criminali, trafficanti , affaristi e e funzionari governativi corrotti che lucrano sul bracconaggio di specie minacciate e sul traffico di fauna selvatica e di prodotti forestali come l'avorio, il corno di rinoceronte, e in generale sul commercio illecito di grandi felini, scimmie, pangolini e uccelli, oltre a tracciare casi di taglio illegale di legname. Le informazioni sottoposte al sito, vengono valutate da professionisti di grande esperienza, come avvocati, giornalisti investigativi ed ex funzionari di polizia. Ogni informazione viene analizzata e verificata in modo scrupoloso.

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