L’Interpol ha reso noti i dettagli della prima indagine internazionale contro il disboscamento illegale in America Latina. L’operazione "Piombo" ha portato a quasi 200 arresti e al sequestro di 2.000 camion carichi di legname tagliato illegalmente del valore di circa 8 milioni di dollari. Il giro d’affari complessivo prodotto nel mondo dal commercio illegale di legname si aggira tra i 30 e i 100 miliardi di dollari all’anno.

 200 persone sono state arrestate, e circa 50mila metri cubi di legname - pari al carico di circa duemila camion - sono stati sequestrati nel corso della prima operazione coordinata dall’Interpol contro il traffico illegale in America Latina. Ad annunciarlo è stato nei giorni scorsi lo stesso organismo di polizia internazionale che ha sottolineato come il valore della mole di materiale confiscato sia stimato in 8 milioni di dollari.

L’operazione ha visto impegnate dal 17 settembre al 17 novembre 2012 le forze dell’ordine doganali, forestali e ordinarie di numerosi paesi, oltreché della stessa Interpol. I malviventi sono stati individuati grazie a controlli sistematici sui veicoli in circolazione nei luoghi di vendita al dettaglio, nei porti e nei centri di trasporto in Brasile, Cile, Colombia, Costa Rica, Repubblica Dominicana, Ecuador, Guatemala, Honduras, Paraguay, Peru e Venezuela.

"La criminalità forestale - ha spiegato David Higgins, incaricato della lotta ai crimini ambientali nell’Interpol - colpisce non soltanto la salute, la sicurezza e la qualità della vita delle comunità locali, ma impone anche ingenti costi ai governi in termini di perdite economiche". Il commercio illegale di legna rappresenta infatti un business stimato tra i 30 ed i 100 miliardi di dollari all’anno.

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