Livorno, Italia - Oggi 15 attivisti di Greenpeace vestiti da gorilla hanno bloccato la nave Guan He Kou nel porto di Livorno mentre scaricava legname proveniente dal Bacino del Congo, dove il taglio illegale sta portando gorilla e scimpanzé all'estinzione.

Quasi ogni giorno a Livorno e in altri porti italiani arrivano montagne di legname tropicale che viene usato per i mobili e per l'edilizia. Se non blocchiamo quest'attività  criminale, potremo dire presto addio a elefanti, gorilla di pianura e scimpanzé" ha commentato Sergio Baffoni, responsabile foreste di Greenpeace.

La Guan He Kou trasporta legname della società  camerunese Societé Industrielle de Mbang (SIM), che ha la compartecipazione di aziende italiane, fra cui la Piattolegno e la Dassi. Le foreste del Bacino del Congo vengono decimate ad una velocità impressionante dall'industria del legname, che non è estranea a fenomeni di corruzione.

"Sono appena rientrato da una missione in Camerun dove abbiamo verificato che questa società  taglia al di fuori delle concessioni forestali ed acquista anche legname da altre società fortemente coinvolte nel taglio illegale" afferma Baffoni.

L'anno scorso il Camerun ha esportato legname per un valore di circa 400 milioni di euro verso diversi Paesi europei. L'Italia è il primo importatore di legname dal Camerun, seguita da Spagna, Francia, Belgio, Olanda, Irlanda e Germania.

Dopo aver lasciato il porto di Livorno, la nave scaricherà il legname nel porto di Sagunto. "La domanda di legname a basso costo porta alla distruzione delle foreste primarie e nessuna legge in Europa autorizza a sequestrare il legname tagliato illegalmente o obbliga le aziende ad assicurarsi che il legname che acquistano non abbia provenienza illegale o distruttiva" sottolinea Baffoni.

 

Greenpeace chiede ai governi europei di bloccare tutte le importazioni di legname illegale: il tema è nell'agenda del Consiglio dei ministri dell'Agricoltura che si terrà il 24 e 25 ottobre.

All'azione dimostrativa ha partecipato anche lo scrittore Edoardo Albinati: "Sono da sempre sostenitore di Greenpeace ed ho aderito al progetto "Scrittori per le foreste" che mira a far pubblicare sempre più libri in carta riciclata. Oggi sono qui per chiedere anch'io uno stop all'importazione di legno illegale".

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