Oltre di 120 associazioni ambientaliste da circa 30 paesi hanno denunciato la truffa delle biomasse forestali, incentivate come energie rinnovabili al fine di proteggere il clima. In realtà la produzione delle biomasse crea più problemi di quanti ne risolva. La dichiarazione, intitolata “La delusione delle biomasse" (The Biomass Delusion), sottolinea come la combustione su larga scala delle foreste per produrre energia danneggia il clima, le foreste, le comunità locali e ostacola la transizione verso l'energetica pulita.
 
 
Secondo i firmatari, la protezione delle foreste è essenziale ad abbassare le temperature del pianeta, non certo bruciarne il legno.
Presentato dall’industria come la soluzione più economica per mitigare mitigazione i cambiamenti climatici, in realtà l’impiego di biomassa forestale per produrre energia o riscaldamento  rischia di compromettere ancor più il clima planetario.
 
Da dichiarazione è firmata da oltre 120 associazioni, tra cui Greenpeace, NRDC (Consiglio per la difesa delle risorse naturali), BankTrack e la Federazione delle della comunità forestali del Nepal.
La dichiarazione viene pubblicata nell giorno scelto dalla lobby dell’industria delle biomasse per promuovere la combustione di legna, ed evidenzia diversi rischi:

Rischio legislativo - Sempre più prove scientifiche indicano gli impatti negativi della combustione di biomassa, incluso il fatto che emette più CO2-equivalente del carbone (per unità di energia). Lo scorso agosto, il governo britannico ha già compiuto un primo passo verso l’abolizione dei sussidi alle biomasse. Senza sussidi, la redditività economica di questo business aziende è discutibile, e gli investitori rischiano di imbarcarsi in imprese fallimentari.

Rischio climatico - La combustione della biomassa legnosa contribuisce al cambiamento climatico aumentando le emissioni e distruggendo i “pozzi” di carbonio, le foreste. A loro volta, i cambiamenti climatici possono influire sulla disponibilità di acqua, che ha un impatto diretto sulla produttività delle foreste e delle piantagioni. Il clima più torrido rende anche le foreste e le piantagioni più vulnerabili agli incendi, che possono mandare in fumo a centinaia di migliaia di ettari, come è successo negli ultimi anni in Indonesia, Cile e Portogallo. Un processo che rischia di causare causa perdite finanziarie, per non parlare degli impatti sulla vita delle popolazioni, sulla biodiversità e, di nuovo, sul clima.

“Con l’uso di biomasse forestali di perdono tutti. I rischi sono evidenti e hanno portato un gran numero di associazioni a unirsi per fronteggiarli. Facciamo appello ai governi e alle amministrazioni locali,, agli investitori e ai consumatori per togliere ogni sostegno alla produzione di energia su larga scala dalle foreste", ha dichiarato Peg Putt, coordinatore del gruppo di lavoro della rete Environmental Paper Network che ha coordinato  la dichiarazione.
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