I cambiamenti climatici hanno esteso l'area interessata dagli incendi boschivi nelle foreste boreali del Nord America. La superficie di boschi distrutta dal fuoco e la frequenza degli incendi, hanno incrementato la perdita di biomassa. L'impatto degli incendi sulle emissioni di carbonio è influenzato anche dall'intensità degli incendi. E' difficile valutare gli impatti del cambiamento climatico sulla combustione della biomassa.

 

Uno studio pubblicato da Nature GeoScience riporta gli studi sull'analisi della profondità della combustione di strati di suolo in 178 aree di foresta in Alaska, dominate da abete rosso nero, raccolti da 31 eventi fuoco tra il 1983 e il 2005, dimostra che la la combustione ha raggiunto strati più profondi col progredire della stagione asciutta, quando l'area toccata dagli incendi è più estesa.

La profondità dell'area combusta è cresciuta nelle foreste montane, ma non nelle torbiere e nelle zone di permafrots. Le simulazioni di incendio indotte hanno determinato perdite di carbonio nelle aree dell'Alaska di abete nero e abete rosso, nel corso degli ultimi 60 anni, indicano che la combustione di strati di suolo è aumentata a livello regionale negli ultimi dieci anni, a causa dell'aumento di aree bruciate a fine stagione. Come risultato, i suoli in aree ad abete nero sono divenuti una fonte netta di carbonio atmosferico, con emissioni di anidride carbonica di gran lunga superiori assorbimento attuato dalle foreste.

 

 

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