Una marcia di 300 chilometri, quella dei contadini, fino alla capitale della provincia, Pekanbaru, per proteggere le loro terre, le loro case e le foreste circostanti.
L'intero villaggio era stato incendiato da agenti di polizia e dagli uomini della PT Arara Abadi, un'impresa di piantagioni che fornisce legname al colosso cartario Asia Pulp & Paper (APP). 

La Commissione dei diritti dell'uomo aveva condannato l'operato delle forze di sicurezza ma nel frattempo l'azienda con l'aiuto della polizia e di teppisti locali, allargato gli sfratti agli altri villaggi.
E così i contadini si sono messi in marcia.
Di fronte alle critiche mossa alla APP per la sua massiccia attività di deforestazione, l'impresa si è sempre difesa proclamando il diritto della gente indonesiana a svilupparsi e combattere così la fame e la miseria. Ma i contadini di Sumatra non la pensano così. Per nulla contrari allo sviluppo, pensano che questo non debba significare il sacrificio delle loro foreste, delle loro case e dei loro campi. Perché per le comunità forestali, senza foresta e senza campi, la fame non diminuisce, ma cresce.

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