Tutte le associazioni ambientaliste del Veneto e del Friuli si sono date appuntamento in Cansiglio, domenica 14 novembre, per il 23° anno consecutivo. Oltre 400 i partecipanti che hanno fatto l'escursione, chi da Pian Canaie o da Colindes in Veneto, chi da Pian Cavallo in Friuli.

Il ritrovo è avvenuto a Casera Palantina, dove dopo più di due anni di lavoro è stata data la notizia della denuncia depositata presso la Procura della Repubblica di Pordenone contro la realizzazione del devastante impianto del Tremol 2, autorizzato con procedura irregolare, ad esempio senza la VIA (valutazione di impatto ambientale) obbligatoria quando si opera in prossimità di aree SIC (Sito di Interesse Comunitario) e ZPS (Zona a Protezione Speciale); la stessa denuncia è stata inoltrata anche a livello europeo. Michele Boato ha espresso la disponibilità delle associazioni ambientaliste alla collaborazione per la definizione di un progetto per il rilancio economico dell'area del Cansiglio; anche le amministrazioni comunali dell'Alpago e del versante trevigiano del Cansiglio stanno lavorando su questo tema, ma questo progetto dovrà essere basato soprattutto sul turismo sostenibile e dovrà escludere il collegamento tra il Pian Cavallo e l'Alpago.
A questo proposito Toni Zambon, ex sindaco di Budoia e ora attivo nel CAI-TAM friulano (Tutela Ambiente Montano) , ha ricordato come Pian Cavallo sia una voragine continua di soldi pubblici e dopo i 17 milioni di euro messi da Illy solo per Promotur di Piancavallo, ora la regione è chiamata a ripianare un ulteriore deficit di oltre 3 milioni di euro, sempre con soldi pubblici, mentre il nuovo presidente di Promotur (evidentemente espressione della vecchia guardia) parla già di un possibile ampliamento verso il Veneto (con impianti di risalita che arrivano in Cansiglio attraverso Forcella Palantina) come azione prioritaria. Zambon ha anticipato la possibilità che la regione Friuli stia meditando di dare l'ennesimo finanziamento pubblico, ma questa volta extraregione, per aiutare il Veneto a realizzare lo sciagurato collegamento sciistico, eventualità che provocherebbe una decisa opposizione da parte degli ambientalisti. Bruno Zannatonio ha ribadito l'appoggio del CAI Veneto a chi si impegna contro il collegamento, ormai inopportuno anche dal punto di vista economico.
Uno striscione di 5 m portava la scritta "Salviamo il Cansiglio" ed è stato firmato, nel corso degli ultimi 3 anni, da centinaia di partecipanti alle marce in difesa del Cansiglio e sarà consegnato prossimamente alla Regione Veneto, come atto simbolico ed auspicio per il futuro del Cansiglio.

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