E' arrivato tre anni fa, con lo sbarco della nave M/S Veritas Searcher a Tañon Strait, uno degli hotspot di biodiversità oltre che una delle coste più pescosa dell'area. Lo sbarco non era proprio innocente. Infatti la Veritas Searcher appartiene alla Japan Petroleum Exploration Co. Ltd. (Japex) ed era equipaggiata di sofisticate apparecchiature per l'esplorazione geologica volta a individuare depositi di gas.
Da allora le detonazioni provocate per l'indagine geologica, si sono susseguite con una potenza fino a  255 decibel (la soglia umana è di 80, quuella di molti animali è ben inferiore). Da allora, se condo i pescatori, gli stock ittici non sono più gli stessi. Le foreste salmastre di mangrovie dello stretto di Tañon sono ora minacciate di contaminazione. Le mangrovie rappresentano l'habitat di riproduzione della fauna marina, e le attività della Japex in questo habitat minacciano la sicurezza alimentare dell'intera provincia. 200.000 pescatori rischiano di dover emigrare.
Intanto anche l'australiana NorAsia si prepara a effettuare esplorazioni off-shore nell'area dello stretto di Cebu-Bohol. La NorAsia promette alle comunità locali bassi prezzi di gasolio e dei rifornimenti, ma i pescatori dell'area sono tutt'altro che convinti. 
Ulteriori informazioni: http://www.foodsov.org/resources/hungerplunder.pdf
 
 
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