"Il costo di un'economia sostenibile non è nulla in confronto all'ignoranza e le sue conseguenze per il futuro": è un vero e proprio appello a tenere nella giusta considerazione le scienze ambientali quello lanciato dal mondo scientifico ai partecipanti di Rio+20, la conferenza delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile in programma in Brasile, a Rio de Janeiro, dal 20 al 22 giugno. Il mondo della ricerca ha affidato il suo appello alla rivista Plos Biology. Con un editoriale e due articoli, un gruppo di studiosi chiede che il dibattito di Rio si svolga in una  prospettiva più ampia e propone alcuni temi di rilevanza scientifica che la conferenza dovrebbe considerare, "ma che quasi certamente non affronterà".

 

L'editoriale firmato da Georgina Mace, docente all'Imperial College di Londra, spiega come nessuna tesi nell'ambito della sostenibilità possa assumere alcun senso se non viene vista in chiave ecologica. Le conclusioni di Mace si riferiscono in particolare ai due articoli presentati nella rivista, che analizzano il problema della sostenibilità in modi diversi.

Il primo, di Robbie Burger e Jim Brown dell'università del New Mexico, rileva come gli esseri umani siano integrati e vincolati ai sistemi ecologici:’’siamo legati alle stesse leggi fisiche e governati dagli stessi principi che regolano milioni di popolazioni di piante, animali e microbi del pianeta" e non possiamo eluderli in alcun modo. Secondo i due ricercatori, "abbiamo ormai superato la capacità della Terra di sostenere anche i livelli attuali di sfruttamento delle risorse’’.

Più ottimisti sono John Matthews e Frederick Boltz, responsabili dell'organizzazione Conservazione Internazionale, secondo cui risulta provata la capacità umana di superare i problemi. Le preoccupazioni nascono però dalla stessa ingegnosità, in particolare dalla ricerca di nuove soluzioni di sfruttamento delle poche risorse ancora disponibili: "Dobbiamo invece pensare al lungo periodo - affermano i ricercatori - poiché clima, economia e ecosistemi si trovano in condizioni mai viste prima nella storia umana". Comunque si pensi di analizzare il problema, spiega in conclusione l'editoriale di Mace, ‘’la sostenibilità ha bisogno delle scienze ambientali e Rio+20 non deve semplicemente focalizzarsi sull' economia 'verde’’.

 
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