Il suo nome è Dora Alicia Recinos Sorto, è stata uccisa perchè assieme alla sua comunità si batteva contro l'espansione delle miniere. Dora era incinta di otto mesi e i colpi dei killer hanno ferito anche il figlio di due anni. Dora non è la prima vittima della compagnia mineraria canadese Pacific Rim, nella regione di El Salvador Cabañas.

L'omicidio di Dora viene sei giorni dopo la i colpi sparati contro Ramiro Rivera Gomez, vicepresidente del Comitato per l'Ambiente di Cabañas. Lo scorso agosto, Ramiro Rivera Gomez era scampato a otto diversi attentati. In  giugno, un altro ambientalista, Gustavo Rivera Marcelo Moreno (non era un parente del primo), era stato torturato e ucciso. Molti altri membri della comunità hanno ricevuto minacce di morte, compresi i giornalista della locale stazione Radio Victoria, e il parroco Padre Luis Quintanilla, scampato a un tentativo di rapimento.

Héctor Berríos, avvocato volontario del Gruppo di Lavoro contro le miniere, ha sottolineato il legame tra gli omicidi e la campagna contro le miniere, in particolare quella della Pacific Rim. La Pacific Rim "nega inequivocabilmente le accuse" definendole "falsa" e "sbagliata" "disinformazione."
Il fratello di Marcelo, Miguel Ángel Rivera, sostiene invece come gli omicidi hanno sparso il terrore sul movimento contro le miniere: "Quando la mia bambina di otto nani esce di scuola, non so quanto sia al sicuro. E la notte, ho paura ogni volta che sento un'automobile avvicinarsi". Ma non ha intenzione di mollare.

Nel 2008 il governo di El Salvador aveva rifiutato alla Pacific Rim la concessione per la miniera di El Dorado, a 65 chilometri dalla capitale, dopo una lunga campagna da parte degli abitanti dell'area, dei municipi e delle parrocchie.
La Pacific Rim ha allora fatto causa al governo chiedendo 700 milioni di dollari di compensazione per il mancato guadagno, secondo i termini del Central America Free Trade Agreement (CAFTA).

 

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