La Banca Mondiale annuncia la sospensione dei crediti all'industria dell'olio di palma. L'espansione delle piantagioni, fin'ora sostenuta e foraggiata dalla Banca, è responsabile di gravi conflitti con le popolazioni locali e con i gruppi indigeni, che vengono cacciati dalle proprie terre ancestrali, e rappresenta delle principali minacce alle ultime foreste pluviali, soprattutto in Indonesia e Papua Nuova Guinea, ma recentemente anche in Africa.
In particolare, l'estensione di queste piantagioni nelle foreste palustri, oltre a minacciare habitat preziosi (e specie ormai quasi estinte, come l'orango o la tigre di Sumatra)  comporta massicce emissioni di carbonio, causate dall'essicazione e dalla conseguente ossidazione della torba.


La decisione è stata annunciata dopo che un rapporto interno della Banca riconosceva i danni causati dal credito concesso al colosso dell'olio di palma Wilmar in Indonesia.

La Banca si è impegnata a sospendere tutti i crediti al settore dell'olio di palma, fino a quando non sarà adottata una nuova policy.

 

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