Dopo la petizione on-line e la visita di un manipolo di oranghi presso la sede della Unilever, Greenpeace annuncia vittoria: l'amministratore delegato della multinazionale Patrick Cescau ha accettato la moratoria sulla distruzione della foresta pluviale in Indonesia per l'olio di palma.

In un discorso pronunciato a Londra, l'amministratore delegato di Unilever, Patrick Cescau, ha accolto la richiesta di Greenpeace per fermare in maniera definitiva la distruzione delle foreste pluviali indonesiane e l'espasioni delle piantagioni di palma da olio. Cescau ha anche promesso che tutto l'olio di palma utilizzato da Unilever sarà  da produzione sostenibile entro il 2015. Tuttavia, se la deforestazione non verrà fermata, gli sforzi di Unilever per rintracciare olio di palma sostenibile sono condannati al fallimento.
Questa decisione è stata presa dopo che Greenpeace ha dimostrato con il rapporto Borneo in fiamme" come i fornitori di Unilever stiano distruggendo gli habitat degli oranghi e cancellando torbiere e foreste pluviali. La distruzione delle foreste indonesiane contribuisce per il 4 per cento alle emissioni globali di gas serra.
Greenpeace insiste affinché anche le altre grandi multinazionali che utilizzano olio di palma e i membri della RSPO (Tavola Rotonda per l'Olio di Palma Sostenibile), tra cui Procter&Gamble, Kraft, Nestlè e l'italiana Ferrero, uniscano le forze insieme a Unilever per chiedere ai propri fornitori di olio di palma di sostenere la moratoria per bloccare la distruzione in corso."

 

 

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