L'organizzazione World Conservation Union (IUCN), con sede in Svizzera, ha lanciato un vero e proprio allarme: sarebbero 11.170 le specie animali e vegetali in serio pericolo di estinzione. Nella lista rossa c'è pure la lince europea che, in caso di estinzione, diverrebbe il primo felino selvatico ad essere estinto.
La saiga, un'antilope nomade dell'Asia centrale, è un altro animale a forte rischio di estinzione visto che a causa del bracconaggio il numero degli esemplari in soli dieci anni è stato ridotto del 90 per cento. Anche la lince iberica, a seguito di un demenziale progetto di controllo dei conigli (la sua preda principale), dagli anni novanta ad oggi ha ridotto il numero di esemplari da 1200 a meno della metà. In Portogallo - spiega Peter Jackson, dell'IUCN - vivono appena 20 esemplari, e quindi la sua scomparsa è imminente. Anche gli esemplari di lince che vivono in Spagna potrebbero ben presto scomparire.

Secondo World Conservation Union, le specie di mammiferi e volatili più in pericolo di estinzione si trovano in India, Indonesia, Cina e Brasile. Mentre le specie vegetali in forte pericolo sono concentrate in America Latina, sud-est asiatico e Africa centrale e occidentale. 

Dal mese di settembre del 2000 la lista si è "arricchita" di 124 specie, la maggior parte vegetali. Tuttavia, due specie considerate da tempo estinte, sono riaffiorate: l'insetto stecco dell'isola di Lord Howe e dell'arvicola Microtus pinetorum. 

Secondo le stime del World Conservation Union gli ambienti più esposti alla minaccia sono quelli situati nelle pianure di bassa quota e nelle zone montane che ospitano foreste tropicali.
 
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