Sono 31 le richieste di concorso aereo ricevute dal Centro Operativo Aereo Unificato del Dipartimento: 10 dalla Campania, 6 dal Lazio, 3 dalla Toscana e dalla Calabria, 2 richieste regionali da Liguria, Abruzzo, Sardegna e Sicilia, soltanto una dall'Umbria. Gli equipaggi sono stati impegnati dalle prime luci del giorno nelle operazioni di spegnimento dei tanti incendi boschivi per cui si è reso indispensabile il supporto della flotta aerea. 

Secondo CAI e UNCEM, gli incendi ripetuti, di natura dolosa e non, che stanno danneggiando in questi giorni ampie porzioni di territorio italiano da Nord a Sud pongono all’attenzione del Governo e della società civile, con una forza e una gravità ineludibili, il tema della gestione e della manutenzione delle aree verdi della Penisola e, in particolare, delle aree naturalistiche e dei parchi.

Secondo la LIPI, “La richiesta dello stato di emergenza da parte di vari governatori, dopo la spaventosa serie di incendi che ha colpito gran parte del Paese, non può che estendersi agli animali selvatici. È piena emergenza anche per loro ed è necessario agire: governo e regioni emanino subito i provvedimenti di posticipo dell’apertura della caccia, per dare sollievo alla fauna duramente provata”. “

Appare francamente impensabile che dai primissimi giorni di settembre, in un “clima infuocato” in tutti i sensi come quello che l’Italia sta vivendo, il territorio naturale e la fauna possano essere assoggettati nel giro di poco più di un mese alla pressione di 800mila cacciatori, con tutti i rischi ambientali e gli impatti naturalistici che ciò comporta.

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