Un nuovo rapporto dell'Environmental Investigation Agency (Profiting from Plunder) denuncia il traffico illegale di legnami pregiati dall'Indonesia alla Cina passando per la Malesia. Le indagini condotte dall'associazione britannica assieme all'associazione indonesiana Telapak, hanno seguito le rotte che "ripuliscono" i legni vietati dall'accordo internazionale Cites, per finire, tra l'altro, in Italia, dove il ramino è usato massicciamente nell'industria delle cornici, ma anche per fabbricare prodotti per le catene del fai-da-te. 

Armati di telecamera, sono risuciti a seguire i carichi di legname scaricati clandestinamente nel porto di Batu Pahat, in Malaysia, per essere reimmesse sul mercato come locali. Quindi hanno intervistato un intermediario di Singapore, metre descriveva la pratica usuale: l'acquisto del ramin in Indonesia, l'importazione in Malesia attraverso il vasto arcipelago che unisce i due paesi, e quindi l'avvio verso i mercati internazionali, Nel giro di un'ora gli investigatori di Telapak hanno rilevato 32 navi che scaricavano illegalmente ramin nel porto di Muar. "Siamo ambientalisti e ci battiamo per proteggere le nostre foreste dalla distruzione (...) Malaysia e Singapore commerciano in legno rubato dall'Indonesia e lo ripuliscono per riversarlo sul mercato internazionale" dichiara Hapsoro, di Telapak. Secondo stime governative, l'80 % del legno indonesiano è di origine illegale.

 

Joomla templates by a4joomla