Survival International ha sovrapposto le mappe della deforestazione prodotte dall'Università del Maryland, alle terre tradizionali delle tribù indigene degli Ayoreo, ancora non contattate dall'uomo bianco, rivelando che la maggiore densità di deforestazione coincide con l'espansione degli allevamenti bovini, proprio nei territori indigeni. Le immagini satellitari mostrano l’entità della distruzione della foresta del Chaco paraguaiano tra il 1990 e il 2013. Il territorio rivendicato dagli Ayoreo è uno degli ultimi lembi di foresta rimasti. Ma l'allevamento bovino già sconfina nei territori indigeni

 

Gli Ayoreo dipendono dalla foresta per sopravvivere, e la proteggono da migliaia di anni. Recentemente il Ministro dell’Ambiente del Paraguay ha autorizzato alcune imprese brasiliane a spianare la foresta tradizionale degli Ayoreo, parte integrante di una Riserva di Biosfera UNESCO. Le compagnie coinvolte, produttrici di carne, sono la Yaguarete Pora S.A. e la Carlos Casado S.A., controllata dal gigante spagnolo delle costruzioni Grupo San José.

Gli Ayoreo incontattati sono costretti a fuggire di fronte ai bulldozer che stanno distruggendo il loro territorio. Qualsiasi contatto con gli allevatori potrebbe essere loro fatale, dato che non hanno difese immunitarie verso le malattie importate dall’esterno.

"(Per gli Ayoreo e i loro parenti incontattati) la protezione della foresta e del territorio rappresenta la vita stessa" ha scritto l'organizzazione ayoreo OPIT in un appello urgente al Relatore Speciale delle Nazioni Unite per i popoli indigeni. "I progetti di Yaguarete e Carlos Casado all’interno della terra ancestrale degli Ayoreo-Totobiegosode finiranno con il cancellare e devastare l’ecosistema della loro foresta e tutte le sue risorse naturali."

 

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