Gli scienziati dell'Università di Liverpool avvertono con una nuova ricerca che praterie tropicali - un ecosistema essenziale nell’equilibrio ecologico del pianeta , sono seriamente minacciate. Tra i loro nemici, gli alberi di piantagione. Secondo la ricerca, pubblicata nel Trends in Ecology and Evolution, le praterie sono a torto classificate come sistemi erbacei, e quindi di scarso valore ambientale. In realtà talvolta si tratta di ecosistemi antichi, con piante vecchie diversi decenni, che sostengono circa un quinto della popolazione mondiale e giocano di fondamentale importanza ai cicli del carbonio e dell'energia globale.

 

Questi sistemi sono un insieme unico e complesso di processi ecologici con delle interazioni che non si trovano in altri habitat. “Le storie evolutive particolari e i valori di biodiversità di queste aree devono essere riconosciuti dai politici” spiega Kate Parr, della School of Environmental Sciences di Scienze Ambientali, dalla Scuola di Scienze Ambientali”.

" Mentre è generalmente accettato che nella foresta pluviale tropicale, ‘tanti più alberi ci sono e meglio è, questo non è necessariamente valido nel caso degli ecosistemi erbosi tropicali.

E difatti, sempre più praterie vengono convertite in piantagioni di alberi, dal Sud Africa all’Uruguay. Il risultato sono immense monoculture industriali, con alberi tutti uguali, - e in genere di speco esotiche come l’eucalipto - che vengono presentate come progetti di “afforestazione” e i bui prodotti vengono premiati con prestigioso logo della certificazione FSC.

Ma gli scienziati avvertono: “ogni modifica del rapporto tra mezzi di sussistenza dell'uomo e le funzioni dell'ecosistema ha un impatto sull'uso dei terreni e sulla disponibilità di risorse La vasta estensione delle praterie tropicali e la loro funzione nell’assicurare all’uomo essenziali risorse, meriterebbe maggiore attenzione”.

Infatti, circa il 20 % della popolazione mondiale dipende per il proprio sostentamento da queste aree, che vengono utilizzate come pascoli, oltre a fornire carburante e cibo. Questi ecosistemi inoltre, sequestrano o circa il 15 % del carbonio del pianeta.

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